Questo mare indifeso, IV classificato 2010

Dorme stasera il mare,

fronte io veglio e tacito lo guardo.

Ah se intendere potesse chi non t’ama!

Immobile io, seduto

ascolto gli sciacquii della risacca,

mi ritorna in mente quando bambino

giocavo ai castelli di sabbia

e li vedevo frangere dall’onda inattesa.

Oggi dubbia è la sorte del cuore…

e vedo, vedo quanto gramo tu sei

fronte alla lordura umana.

Sebbene tuo malgrado, agli occhi miei

nel ventre tuo sboccia il fiore.

Una luce improvvisa dal cielo….,

specchio immortale dell’universo;

là, tra gl’immondi eccidi

l’uomo inabissa il suo domani….;

così, dall’anima sospesa

guarda la sua immagine spettrale.

"Giuseppe Di Vincenzo" (Ardea)

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