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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

PESCATORE - V classificata anno 2012

Carmelo Salvaggio E se il mare potesse riempire l’oblio che sconvolge d’onda i seni delle tue sponde, se come grani di sabbia il vento di libeccio spargesse i sogni ancora incerti del tuo vivere, se di concave conchiglie le valve salmastre facessero un tappeto sul tuo cuore senza palpiti, questa vita resta piatta vuota di segni di bellezza sarebbe un filo d’oro, un orizzonte di fuoco offerto ai desideri della notte e alle speranza appese a mille alle punte delle stelle. Vivrò fluttuando tra il bene e il male sulla mia piccola barca solitaria cullata dalle onde della sera; immergerò i miei occhi nei riflessi di questo mare antico tra bianchi ossi di seppia e rotte anfore sottratte alle triremi dell’impero….. Così pescherò schegge di felicità

IL MARE - IV classificata anno 2012

Giuseppina Gombini Quando nel cuore par che scemi il colore della vita, quando “loro” rampanti e dirompenti incalzano e scalzano, quando al largo infuriano le onde forti e prepotenti….. lascia…. e torna in riva al mare cammina e guarda quelle dune… che il vento riveste di sabbia e sale con macchie di colori. E poi torna a guardare il mare e le onde che corrono come orde di guerrieri, e le onde che si rompono come fragili bicchieri. E che dire di quell’onda lontana che felice galoppa sull’abisso quell’onda sicura e ignara che non raggiungerà la riva e si rompe contro una barriera? Consolati cuore mio,   consolati! tu che navighi ancora nel tuo mare sicuro e profondo lontano da bufere, senza barriere che ti possano fermare né rapito laggiù dal canto di sirene.  

NAUFRAGIO - III classificata anno 2012

Mitzi Barbacini Improvviso, all’alba un vento freddo spira dal mare… dammi la mano amore, non lasciare che   il   peso del silenzio ci affondi   in questo crudele naufragio d’amore.

PREGHIERA SUL MARE - II classificata anno 2012

Antonio Pellati Sul drakkar sta bruciando la mia pira, ed il fumo porta con se il mio spirito. Presto tutto sarà cenere e sciolto in te che della vita sei l’immagine più viva. E mentre ondeggio verso il largo, addolorati parenti ed amici mi guardano da riva piangendo. Sommergimi, mare, con la tua acqua salata e spezza quest’ultimo filo. Disinfetta la mia vita dalle umane miserie. Sciogli, con le tue onde, gli avversi accadimenti ed i cattivi ricordi. Portami sui marosi, verso lontani lidi, dove soffia tranquilla la felicità d'essere vivi e si plachi l'ansia d'affrontare la vita. Portami nel tramonto, dove il sole s'annega in te, dove io possa dormire tranquillo cullato dal tuo eterno respiro.