PESCATORE - V classificata anno 2012



Carmelo Salvaggio
E se il mare
potesse riempire l’oblio
che sconvolge d’onda
i seni delle tue sponde,
se come grani di sabbia
il vento di libeccio spargesse
i sogni ancora incerti del tuo vivere,
se di concave conchiglie
le valve salmastre facessero un tappeto
sul tuo cuore senza palpiti,
questa vita resta piatta
vuota di segni di bellezza
sarebbe un filo d’oro, un orizzonte di fuoco
offerto ai desideri della notte
e alle speranza appese a mille
alle punte delle stelle.

Vivrò fluttuando tra il bene e il male
sulla mia piccola barca solitaria
cullata dalle onde della sera;
immergerò i miei occhi
nei riflessi di questo mare antico
tra bianchi ossi di seppia e rotte anfore
sottratte alle triremi dell’impero…..

Così pescherò schegge di felicità


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