Primo poema classificato 2015


Tempus fugit: carpe diem!

È falce di luna marmorea incastonata tra Falesie,
l’incantevole cala imperlata di cristalli
che l’animo inebria d’emozioni.
Spoglio è l’arenile, carezzato da risa argentine,
e nell’affannoso respiro d’autunno
assaporo la quiete che impera.
Con spire di spuma, vividi flutti fiottano audaci
a scolpir scogli, a sanar ferite,
ad animar memorie sopite.
Brancola il buio accecato dalle trame del giorno:
son refe dorate per volta turchina,
ma una voce di dentro rugge…
< E se la vita si riducesse a una manciata
di granelli di sabbia e, pur serrati,
scivolassero tra le dita,
in balia d’un avverso destino?>>
Allora tu, o Mare, accogli quest’ultimo tempo mio:
sii giaciglio ove cullare sogni e speranze;
sii tenero abbraccio di fugace vita!

Stefania Andreocci
    Giudizio critico:
    Ritmo musicalità delle parole che si incastonano in ogni strofa sapientemente e sviluppo delle idee in lirico pensiero, queste le note più rilevanti di una Poesia che dissemina consonanze, e si erge alle prerogative del Barocco, che trova nel gioco poetico già un motivo del suo essere, del farsi verso che srotola traslati e vince sempre la lotta con la ragione per chiudere il senso delle metafore. È un gioco? Si dirà un giorno di questi versi. È solo un gioco la rappresentazione del buio, accecato dal giorno? “Brancola il buio accecato dalle trame del giorno”. Già solo questo verso è meritevole oltre misura di un riconoscimento, perché il Poeta si è certamente perso, si è affacciato sull’abisso per tentare il salto, e provare quel piacere del vuoto, che si ha nel brivido dell’immaginifico, dell’essere Altrove, avendo acquisito altri punti di vista, come deve fare il Poeta, il punto di vista del tempo, delle cose allorché, come diceva Pasquale Panella nel testo della canzone per Battisti “Le cose che pensano”: “son le cose che pensano/ esse t’amano e non io/ come assente rimpiangono te, son le cose, prolungano te”. Solo il Poeta sa vederle, sa vedere dentro le cose, riconosce il loro senso nascosto, la loro quintessenza. 

    ( Andrea Giuseppe Graziano )

    Post popolari in questo blog

    Poesie Premiate 2020, con motivazioni critiche

    Poeti anno 2023

    Premiate XXXIV edizione anno 2022