Prima classificata anno 2025
I Classificata Abissi di Maria Laura Veschi Ero ragazza, un’ombra fragile tra le onde, il mare mi stringeva, in un lamento sussurravo i miei dolori. Le mie mani, tremanti, cercavano conchiglie vive, ma trovavo solo granelli di sogni infranti e sabbia ormai intrisa di pianti muti. Un eco di sale e di vento mi avvolgeva l’anima, la vestiva di bruma e di silenzi che urlavano dentro. Io relitto, affondavo nel buio sfiorando l’abisso più nero. Eppure, amore, sei arrivato come un’onda improvvisa di canto selvaggio, di fuoco che scioglie la nebbia. Ora il mare è un grembo, non più lutto, ma culla. Mi accoglie, mi accarezza e mi protegge. Mi chiama con il mio vero nome. Mi fa donna, mentre il mio sangue danza in un eterno bacio di rinascita. Motivazione critica di Andrea Giuseppe Graziano Il testo poetico che, a una prima lettura, potrebbe apparire come una semplice lirica d'amore, in realtà cela una complessa e potente narrazione di trasformazione interiore. Si ...