Prima classifica Stefania Andreocci Dune d’animo Un tempo l’arpeggio di crespi flutti, melodioso, cullava emozioni adagiate su amaca d’argento ed era magica notte di pace: accordava, a salmastro spartito, rifugio d’animo, garrule note. Dacché rude fato d’empia faretra, bellicoso, scagliò funesti strali ad impavido, quanto fragile, cor calò repentina notte di pece: avverso mite aura di battigia, rifugio d’animo, cupo latrato. L’annidato male, viscoso magma intento a sparger l’algido foco financo su macerie di speranza, sentenziò brusco declino di giorni: ero d’ira, tra marosi di vita, rifugio d’animo, a franger bruma. Sì salvifica, l’inferta scissura, qual feritoia di grazia e luce sui tatuati lividi della notte, incipriò l’alba di rosate tinte: col dolce approdo d’azzurro fluire, rifugio d’animo, l’eco del tempo… Fu dono di dune, la sequela d’orme arenate alle mie, di nostalgia… Ora, nel fr