ESSERE - I classificata anno 2013
Lucia Vichi Io “sono”, o Signore, dove l’onda cancella i miei passi, dove un gelido vento di Maestrale spazza via anche i forti remi di una barca troppo coraggiosa, dove un’imperterrita risacca copre avidamente la mia voce con un tonfo sordo e spumeggiante e dove uno stormo di gabbiani spezza, senza nessuna vergogna, il cielo a strisce della sera! Io “sono” quando mi adagio lentamente sopra un mare azzurro, tratteggiato qua e là di bianco! Se tu fossi una lacrima, o Signore, non oserei piangere per paura di perderti sulla sabbia inumidita dal pianto! Io sono ritornata a galla in terra… straniera, aggrappandomi alla mia anima, in attesa di una nuova alba… Io sono una piccolissima goccia, io non sono niente e sono tutto! Io “sono” quando tu mi parli, o Signore, ed io…ti ascolto! Giudizio critico Lapidaria, ungarettiana, diretta. Magistralmente introdotta e sviluppata.Trasmette con grande maestria l’incanto di uno sg...